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Fontana di Cerere

Fontana del Borgo

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La fontana di Cerere, nota anche come "fontana del Borgo" o nel dialetto locale Matapallara dô Buŗgu o Ma'pallara dô Buŗgu (Madre Pallade del Borgo) ovvero Tapallara dô Buŗgu (Dea Pallade del Borgo), è un'opera idraulica e scultorea della città di Catania, oggi ubicata al centro di Piazza Cavour, popolarmente detta appunto "Piazza Borgo", dall'omonimo quartiere.

La statua è posta sulla cima di un piedistallo in stile barocco realizzato in marmo di Carrara, posto all'interno di una vasca per il contenimento dell'acqua emessa dagli ugelli idrici. La dea è abbigliata con vesti classiche ma pudiche, con aria e posa flemmatica, nell'atto di brandire una falce. Il piedistallo quadrato su cui poggia, il cui bordo piega simmetricamente in modo sinuoso, presenta su ogni lato un mascherone corrucciato, dalla cui bocca fuoriesce l'acqua. Questa finisce in una prima vasca sospesa in forma di quattro grosse conchiglie, e da questa trabocca direttamente verso la vasca principale più bassa, posta a terra e chiusa da un alto e robusto margine in pietra. Nel compiere questo tragitto scorre irregolarmente sulla parte portante della fontana, costituita da: quattro delfini angolari, anch'essi dotati di ugello-boccale; da una ricca copertura di finto pietrame riprodotto sempre in marmo, nel quale si trovano incastonate due lapidi testimonianti la costruzione dell'opera per mano dell'Orlando e l'identità della dea rappresentata; alcune piccole figure scolpite, quali piccoli volti e animali marini.

Questa fontana ornamentale era stata in origine concepita e realizzata per un'altra piazza catanese, e cioè l'odierna piazza dell'Università, dove in effetti per quasi cinquant'anni si trovò collocata, fin quando lo stesso Senato cittadino che l'aveva commissionata, spinto in questa direzione dalle costanti proteste dei catanesi, non provvedette al suo dislocamento attuale, la piazza principale del quartiere Borgo, cioè la cittadella satellite edificata per ospitare gli sfollati dei casali investiti dall'eruzione del 1669. Pertanto, anche se oggi la differenza nella collocazione sfugge, essendo venuti a mancare i confini storici del precedente impianto urbano, all'inizio dell'Ottocento il trasloco della Fontana in periferia ebbe una precisa valenza di rifiuto o quantomeno di scarso gradimento della stessa da parte dei cittadini.

Fonte: Wikipedia

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