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La stazione di Paternò è una stazione ferroviaria della Ferrovia Circumetnea costruita a servizio del comune omonimo.

La stazione venne costruita poco più ad ovest della strada statale 121, alla periferia lato Catania di Paternò. Il paesaggio circostante era costituito da agrumeti e coltivazioni intensive. La stazione ebbe un ampio piazzale merci per il carico dei prodotti ortofrutticoli, soprattutto arance, vini e frutta secca da trasportare al porto di Catania per l'imbarco. Con il passare degli anni la stazione è stata raggiunta e inglobata dall'abitato. Tuttavia nel dopoguerra il traffico merci è gradatamente scomparso provocando la dismissione degli impianti relativi.

L'edificio di stazione è posto a ovest del fascio binari viaggiatori, costituito da due binari interconnessi da due scambi di estremità per il servizio corrente e provvisti di marciapiedi e da un terzo binario parallelo, collegato da scambi ma con scarpa di immobilizzazione e per ricovero; da questo binario si diparte un binario tronco. Da uno scambio posto sul primo binario si accede al fascio merci, di cui tuttavia rimane operativo un solo binario, e ai fabbricati di servizio relativi. La stazione, impresenziata, è dotata di scambi elettromagnetici e segnalamento di protezione e partenza. Sul terzo binario è presente una pesa carri ormai fuori uso nonché una colonna idraulica di rifornimento per locomotive a vapore anch'essa inattiva. Un'altra è posta accanto al fabbricato di stazione.

Il servizio si svolge solo nei giorni feriali. Il numero di corse subisce una riduzione nel periodo estivo tra giugno e settembre.

Nella piazza esterna avviene l'interscambio con le linee di autobus FCE extraurbane.

Fonte: Wikipedia
Indirizzo
Via Stazione Circumetnea
Servizi
Bagni pubbliciBiglietteriaInterscambio autobus
Linee
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La stazione di Paternò è una stazione ferroviaria della Ferrovia Circumetnea costruita a servizio del comune omonimo.

La stazione venne costruita poco più ad ovest della strada statale 121, alla periferia lato Catania di Paternò. Il paesaggio circostante era costituito da agrumeti e coltivazioni intensive. La stazione ebbe un ampio piazzale merci per il carico dei prodotti ortofrutticoli, soprattutto arance, vini e frutta secca da trasportare al porto di Catania per l'imbarco. Con il passare degli anni la stazione è stata raggiunta e inglobata dall'abitato. Tuttavia nel dopoguerra il traffico merci è gradatamente scomparso provocando la dismissione degli impianti relativi.

L'edificio di stazione è posto a ovest del fascio binari viaggiatori, costituito da due binari interconnessi da due scambi di estremità per il servizio corrente e provvisti di marciapiedi e da un terzo binario parallelo, collegato da scambi ma con scarpa di immobilizzazione e per ricovero; da questo binario si diparte un binario tronco. Da uno scambio posto sul primo binario si accede al fascio merci, di cui tuttavia rimane operativo un solo binario, e ai fabbricati di servizio relativi. La stazione, impresenziata, è dotata di scambi elettromagnetici e segnalamento di protezione e partenza. Sul terzo binario è presente una pesa carri ormai fuori uso nonché una colonna idraulica di rifornimento per locomotive a vapore anch'essa inattiva. Un'altra è posta accanto al fabbricato di stazione.

Il servizio si svolge solo nei giorni feriali. Il numero di corse subisce una riduzione nel periodo estivo tra giugno e settembre.

Nella piazza esterna avviene l'interscambio con le linee di autobus FCE extraurbane.

Fonte: Wikipedia

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