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Teatro della Compagnia

Cinema La Compagnia

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Teatro della Compagnia

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Teatro della Compagnia

Il Teatro della Compagnia si trova a Firenze, in via Cavour 50 rosso. Occupa un lotto stretto, tutto sviluppato in profondità, ed ha l'affaccio secondario ad est su via Ricasoli, parallela a via Cavour. Si tratta di uno dei teatri più recenti della città, creato dall'architetto Adolfo Natalini.

DESCRIZIONE

L'esiguo fronte principale è inserito tra le facciate dei palazzi Bastogi, già Capponi, e Panciatichi mentre la sala occupa il sito di quello che in origine fu il giardino Bastogi.

Il fronte secondario, che si configura in realtà come principale, è allineato al filo stradale tramite la cortina del muro di recinzione dell'ex giardino Bastogi, dalla quale emerge, lievemente arretrato, il volume cieco della torre scenica.

L'edificio presenta uno sviluppo planimetrico estremamente articolato, determinato dalla necessità di riutilizzare le strutture del preesistente cinema, e connotato dall'articolarsi degli spazi attorno ad un asse longitudinale, elemento di penetrazione e di distribuzione al contempo.

Dal fronte principale, nel quale solo il basamento in pietra e la tettoia in vetro denotano la presenza della sala teatrale, si accede ad un profondo corridoio voltato a botte ai cui lati si dispongono, quasi "scavati" nella massa muraria, l'ottagono della biglietteria e l'esedra del bar, nonché un primo corpo di servizi, ed al termine del quale il foyer - anch'esso voltato a botte, a pianta rettangolare e disposto trasversalmente - funge da introibo alla platea, divenendo allo stesso tempo elemento di ricucitura tra i due assi longitudinali del vestibolo e della sala, lievemente sfalsati. Dopo un ulteriore spazio di sosta e di filtro un angusto "romitorio" centrale, memoria tangibile dei teatri e anfiteatri romani, immette nella platea e due scale laterali conducono ai palchi. La sala, a pianta rettangolare, si configura come una sintesi, riveduta e reinterpretata, tra i modelli dei teatri rinascimentali e le corti dei palazzi privati: quest'ultima connotazione di spazio interno - esterno è conseguita tramite il contrasto tra la massa compatta delle pareti lapidee e l'aerea superficie del soffitto a sezione mistilinea, dalla quale emergono, evidente reminiscenza delle macchine teatrali medievali, i corpi metallici del ponte tecnico e delle capriate.

Le pareti interne della sala sono rivestite in lastre di pietra rosata e concluse da una trabeazione con cornice dentellata: quelle dei lati principali risultano quadripartite tramite paraste e sono scandite al piano terra da portici architravati ed al piano superiore da logge con arco a sesto ribassato (due per ogni intercolumnio). La tessitura muraria è, all'interno di tali moduli, caratterizzata dall'emergere ritmico di blocchi lapidei aventi la funzione di animare la superficie sotto la luce e di risolvere problemi acustici. La superficie a terra è caratterizzata dal colore azzurro della moquette e delle poltroncine, mentre il sipario, anch'esso azzurro, doveva nelle intenzioni del progettista differenziarsi e configurarsi come fondale (il grande sipario doveva essere dipinto da Roberto Barni).

Oltre il boccascena si apre un ampio palcoscenico al quale corrisponde il puro volume stereometrico della torre scenica e dalla cui parete di fondo si accede direttamente su via Ricasoli. Parallelo all'asse della sala, si sviluppa quello secondario di accesso ai camerini ed ai servizi.

Relativamente ai rivestimenti interni, tutti gli spazi principali - atrio, foyer e disimpegni - presentano il tema conduttore delle pareti rivestite in pietra rosata a cui fanno da contrappunto sul pavimento il gioco riflettente dei marmi e sul soffitto la lucentezza di volte e solai intonacati ad encausto. Particolarmente raffinati il banco della biglietteria, in lastre di marmo rosso, e quello del bar, in cui l'emiciclo in pietra racchiude al centro il fusto di una preesistente colonna ionica in pietra serena.

Relativamente ai rivestimenti esterni, anch'essi in pietra rosata, di estrema raffinatezza l'inserimento dei caratteri in oro sulla cornice del basamento, che sul fronte denotano il nome dell'edificio teatrale e sul retro l'ingresso al palcoscenico e quello per gli artisti.

COME ARRIVARE

In autobus
Le fermate più vicine sono in VIA DE’ PUCCI (linee 14, 23 e C1) e in VIA CAVOUR (C1) . Oppure in Piazza San Marco (4 min a piedi) ferma la gran parte delle linee ATAF da e per il centro storico.
Consulta il sito ATAF per tutte le info su percorsi e orari.

In treno
Dalla Stazione SM Novella puoi facilmente raggiungere la sala a piedi in 10 minuti imboccando Via Panzani, proseguendo in via Cerretani e girando alla seconda a sinistra, via Martelli, che dopo qualche centinaio di metri diventa via Cavour e… siete arrivati!

Fonte: Wikipedia

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