Aeroporto di Catania chiuso per l’eruzione dell’Etna
Cenere e lapilli nell’aria, stop ai voli a Catania: l’eruzione dell’Etna continua
AGGIORNAMENTO ORE 18:50:
L'aereoporto di Catania resterà chiuso fino alle ore 6:00 del 15 agosto 2023, in quanto non ci sono le condizioni di riaprire lo scalo a causa della continua ttività vulcanica.
Tutti i voli sono stati riprogrammati su altri scali siciliani, come Trapani, Comiso e Palermo.
Vietate "fino a nuova disposizione in merito" le escursioni sulla sommità del versante nord del vulcano, annuncia il sindaco di Linguaglossa Luca Stagnitta.
Divieto invece di circolazione di biciclette, monopattini e motocicli a Catania per 48 ore a causa della cenere vulcanica sparsa per le strade è invece quanto comunicato dal sindaco Enrico Tarantino, imponendo per gli altri automezzi una velocità massima di percorrenza di 30 km/h su tutte le strade del territorio comunale.
E' stato inoltre disposto l'avvio delle attività di pulizia dalla cenere vulcanica a Catania con servizi straordinari.
L’aeroporto di Catania è chiuso per la mattinata di oggi, lunedì 14 agosto 2023, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna, che ha emesso una grande quantità di cenere e lapilli nell’aria. Lo scalo etneo ha comunicato che la chiusura è temporanea e dipende dalle condizioni meteorologiche. I passeggeri sono invitati a contattare le compagnie aeree o l’aeroporto stesso per avere informazioni sui voli .
Lo scalo etneo ha sospeso tutti gli arrivi e le partenze fino alle ore 13:00, quando i settori di spazio aereo C1 e B3 verranno riaperti qualora si verifichi il miglioramento delle condizioni meteorologiche.
L’Etna è il vulcano più alto e attivo d’Europa, situato nella Sicilia orientale. Il vulcano ha iniziato a eruttare nella notte tra domenica e lunedì, mostrando una forte attività esplosiva dal cratere di sud-est. Le fontane di lava e i boati sono stati visibili e udibili da diverse località della regione. L’eruzione ha interessato anche la Valle del Bove, dove si sono formate delle colate laviche. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) monitora costantemente il vulcano e riferisce che l’eruzione è ancora in corso, ma con una minore intensità. Non si segnalano danni a persone o cose.