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Fontana dell'Acqua Paola

Fontanone del Gianicolo

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Fontana dell'Acqua Paola

Fontanone del Gianicolo


La fontana, o fontanone, dell'Acqua Paola, nota anche come fontanone del Gianicolo, è una fontana monumentale situata sul colle Gianicolo, a Roma. Costruita come mostra terminale dell'acquedotto Traiano tra il 1610 e il 1614 per volere di papa Paolo V, il "Fontanone" assunse l'attuale aspetto con l'intervento di rifacimento portato avanti sul finire del XVII secolo da Carlo Fontana.

Il monumento è diventato anche un importante simbolo di Roma, apparendo in diversi film, tra cui La grande bellezza, e anche nel brano Roma capoccia di Antonello Venditti, che celebra proprio il fascino della città.

«Quanto sei bella Roma quann'è sera, quanno la luna se specchia dentro ar fontanone»
(Antonello Venditti, Roma capoccia)

STORIA
All'inizio del XVII secolo le aree della riva destra del Tevere, in particolare i rioni Borgo e Trastevere e il colle Vaticano, erano ancora scarsamente approvvigionate d'acqua, e questo fu uno dei primi problemi affrontati da papa Paolo V appena eletto. Il pontefice promosse quindi il restauro dell'acquedotto Traiano, portato avanti tra il 1608 e il 1610. Per celebrare questa opera il papa commissionò agli architetti Giovanni Fontana e Flaminio Ponzio la realizzazione di una fontana monumentale posta nella parte terminale nei pressi di porta San Pancrazio. Per volere dello stesso pontefice gli architetti si ispirarono alla fontana dell'Acqua Felice, progettata tra l'altro da Fontana stesso, che a sua volta traeva ispirazione dall'antico arco di trionfo.

La costruzione della fontana si protrasse fino al 1614 e furono impiegati come materiali di costruzione anche marmi di spoglio, provenienti dal Foro Romano e dal tempio di Minerva, e granito, proveniente dalla vecchia basilica di San Pietro in Vaticano.

Il progetto originale prevedeva che l'acqua venisse raccolta in cinque vasche posizionate in corrispondenza dei vari archi, ma nel 1690 papa Alessandro VIII commissionò a Carlo Fontana (nipote di Giovanni) la realizzazione di un progetto di ampliamento dell'opera. La versione definitiva, oltre all'ampliamento del finestrone centrale, prevedeva una grande conca a semicerchio sporgente da una vasca rettangolare piuttosto stretta e lunga tutta la larghezza della fontana. Anche l'uscita dell'acqua è stata modificata: le larghe bocche che versavano direttamente nelle conche sottostanti, ora gettano acqua in piccoli catini che sversano nel bacino sottostante. In occasione dello stesso intervento si provvide anche alla creazione, con opere di terrazzamento, dell'ampio piazzale antistante la fontana, che fino ad allora era quasi a strapiombo sul costone del Gianicolo.

Un primo restauro fu compiuto nel 1859, per riparare ai danni causati dieci anni prima dai francesi durante la riconquista della Repubblica Romana. I successivi si tennero nel 1934, nel corso degli anni '50, tra il 2002 e il 2004 e nel 2019.

Dal 1901 agli anni '30 la fontana alimentò la prima centrale idroelettrica di Roma.

Fonte: Wikipedia

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