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Terme di Caracalla

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Terme di Caracalla


Le terme di Caracalla o antoniniane (in latino: Thermae Antoninianae, dal nome completo dell'imperatore Caracalla, appartenente alla dinastia dei Severi) costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali a Roma, ancora conservate per gran parte della loro struttura e libere da edifici moderni. Furono fatte costruire dall'imperatore sul Piccolo Aventino tra il 212 e il 216 d.C. in un'area adiacente al tratto iniziale della via Appia, circa 400 m al di fuori dell'antica porta Capena e poco a sud del venerato bosco delle Camene.

Queste terme pubbliche furono le più imponenti mai edificate nell'Impero romano fino all'inaugurazione delle terme di Diocleziano (306). Servivano principalmente i residenti della I, II e XII regione augustea (tutta l'area compresa tra il Celio, l'Aventino e il Circo Massimo).

Nel 2016 il circuito museale delle terme di Caracalla, della tomba di Cecilia Metella e della villa dei Quintili è stato il ventiseiesimo sito statale italiano più visitato.

DESCRIZIONE
La pianta del complesso è ispirata al modello delle eleganti terme di Traiano sull'Esquilino, considerato il prototipo delle terme imperiali romane: un vasto recinto quadrangolare adibito a servizi vari racchiude un giardino e un corpo centrale contenente gli spogliatoi, le sale da bagno e le palestre.

Nella sua più ampia estensione, recinto compreso, il complesso misura 337×328 metri (comprendendo le esedre si giunge a 406 metri di larghezza), con un corpo centrale di 114×220 metri.

 L'orientamento del complesso, come nelle terme di Traiano, sfruttava al meglio l'esposizione solare, con il calidarium posto sul lato sud, illuminato da grandi finestre e sporgente dalla struttura principale come un avancorpo.

Le terme erano dotate di un complesso reticolo di ambienti sotterranei, dove si trovavano le stanze di servizio che permettevano una gestione pratica del complesso termale del tutto nascosta agli occhi dei frequentatori. In uno dei sotterranei presso l'esedra di nord-ovest venne installato un mitreo, il più grande ritrovato a Roma, al quale si accede dall'esterno del recinto.

STORIA
Secondo un'ipotesi criticata, la costruzione del complesso fu avviata nel 206 da Settimio Severo, capostipite della dinastia dei Severi; le terme furono inaugurate nel 216 da suo figlio Caracalla, salito al trono nel 211, senza che i lavori fossero del tutto ultimati: i successori Eliogabalo (218-222) ed Alessandro Severo (222-235) si interessarono alla costruzione e decorazione del recinto esterno dell'edificio.

Per l'approvvigionamento idrico delle terme nel 212 fu creata una diramazione dell'Acqua Marcia, chiamata aqua Antoniniana, che valicava la via Appia appoggiandosi sul preesistente arco di Druso. Per la realizzazione del complesso fu necessario abbattere gli edifici preesistenti e sbancare un ampio settore della collina, colmando con la terra di risulta il lato opposto fronteggiante la via Appia. L'accesso al grandioso complesso fu garantito dalla via Nova, ampia strada probabilmente alberata.

Fonte: Wikipedia

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