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Goya  Fisonomista. Il volto nell’arte grafica di Goya

Goya Fisonomista. Il volto nell’arte grafica di Goya

Instituto Cervantes di Roma

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Goya Fisonomista. Il volto nell’arte grafica di Goya

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Goya  Fisonomista. Il volto nell’arte grafica di Goya
EVENTO TERMINATO
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Instituto Cervantes di Roma
Via di Villa Albani, 16

Per la prima volta in Italia, l’Instituto Cervantes ospita la mostra dedicata al rapporto tra i volti più significativi dei personaggi di Francisco de Goya y Lucientes e le teorie fisiognomiche dell'epoca del pittore e incisore aragonese.

Le 38 incisioni, esposte nella Sala Dalí, appartengono a tre delle famose serie del grande artista, Los Caprichos (29 incisioni), Los Disparates (5 incisioni) e Los Desastres (4 incisioni), e sono accompagnate da 109 riproduzioni di illustrazioni del Settecento e dell’Ottocento, e da un video.

L’esposizione, curata da Juan Bordes, raccoglie una selezione di opere attraverso cui Goya realizza dei volti particolarmente espressivi, che rappresentano l’inconscio collettivo del suo tempo: volti che parlano direttamente al popolo, principale destinatario del suo messaggio.

Goya  Fisonomista. Il volto nell’arte grafica di Goya” riflette l'aspetto più brutale, emotivo e singolare dell’artista, e svela, inoltre, il suo interesse per la fisionomia - una pseudoscienza che cercava "l'animalità" del volto umano e delle sue espressioni, parte del sapere popolare sin dal Sedicesimo secolo. Un interesse originato dal suo viaggio in Italia, dove le ristampe di Giovanni Battista della Porta godevano di molta popolarità, in un momento in cui si studiava il riflesso della malattia mentale nei volti delle persone.

Inaugurato nel giugno del 2018 alla Calcografía Nacional di Madrid, l’allestimento evidenzia il legame di Goya con queste teorie, mettendo in luce le correlazioni tra le varie opere esposte – le litografie di Goya, con ingrandimenti fotografici dei volti dei suoi personaggi, i grandi album fisionomici di Le Brun e l’enciclopedia di Moreau de La Sarthe – mostrandoci tre tipi di fisionomie: l'animale, il patologico e il degradato.

La mostra, organizzata dall’Instituto Cervantes e dalla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, è visitabile gratuitamente dal martedì al sabato, dalle ore 16 alle 20, su prenotazione (inviando una mail a cenrom@cervantes.es), nel rispetto delle norme anti Covid vigenti.

Basilica di San Pietro
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Per la prima volta in Italia, l’Instituto Cervantes ospita la mostra dedicata al rapporto tra i volti più significativi dei personaggi di Francisco de Goya y Lucientes e le teorie fisiognomiche dell'epoca del pittore e incisore aragonese.

Le 38 incisioni, esposte nella Sala Dalí, appartengono a tre delle famose serie del grande artista, Los Caprichos (29 incisioni), Los Disparates (5 incisioni) e Los Desastres (4 incisioni), e sono accompagnate da 109 riproduzioni di illustrazioni del Settecento e dell’Ottocento, e da un video.

L’esposizione, curata da Juan Bordes, raccoglie una selezione di opere attraverso cui Goya realizza dei volti particolarmente espressivi, che rappresentano l’inconscio collettivo del suo tempo: volti che parlano direttamente al popolo, principale destinatario del suo messaggio.

Goya  Fisonomista. Il volto nell’arte grafica di Goya” riflette l'aspetto più brutale, emotivo e singolare dell’artista, e svela, inoltre, il suo interesse per la fisionomia - una pseudoscienza che cercava "l'animalità" del volto umano e delle sue espressioni, parte del sapere popolare sin dal Sedicesimo secolo. Un interesse originato dal suo viaggio in Italia, dove le ristampe di Giovanni Battista della Porta godevano di molta popolarità, in un momento in cui si studiava il riflesso della malattia mentale nei volti delle persone.

Inaugurato nel giugno del 2018 alla Calcografía Nacional di Madrid, l’allestimento evidenzia il legame di Goya con queste teorie, mettendo in luce le correlazioni tra le varie opere esposte – le litografie di Goya, con ingrandimenti fotografici dei volti dei suoi personaggi, i grandi album fisionomici di Le Brun e l’enciclopedia di Moreau de La Sarthe – mostrandoci tre tipi di fisionomie: l'animale, il patologico e il degradato.

La mostra, organizzata dall’Instituto Cervantes e dalla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, è visitabile gratuitamente dal martedì al sabato, dalle ore 16 alle 20, su prenotazione (inviando una mail a cenrom@cervantes.es), nel rispetto delle norme anti Covid vigenti.


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