Dead Nations. Eternal version
Avvertenze
Le informazioni sugli eventi sono soggette a modifiche. Controlla il link di dettaglio dell'evento per gli aggiornamenti più recenti riguardanti prezzi, disponibilità e date.- Data
11/06/2021 - 03/10/2021 - Orario
09:00 - 20:00 - Luogo
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia - Vai al sito web
PROROGATA AL 3 OTTOBRE
È un lungo romanzo a capitoli il rapporto di Evgeny Antufiev con il patrimonio archeologico sedimentato nel nostro territorio e presente nei nostri musei. Una fascinazione che Antufiev subisce per la stratificazione segnica e simbolica, per l'eco profondo di antiche storie che continuano a parlarci nelle sale dei musei. Quale migliore sintonia per un artista che da sempre esplora l'idea dell'immortalità e della rigenerazione attraverso archetipi che hanno accompagnato l’esistenza e l’immaginazione umana in una storia senza fine?
In questo capitolo l'incontro è con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, importante custode dell’affascinante e per alcuni ancora misteriosa civiltà etrusca che ha saputo – così come il processo creativo di Antufiev – assorbire e metabolizzare contatti e relazioni con molteplici civiltà (da Oriente ad Occidente, dai Fenici ai Greci, ai Cartaginesi) e ha creato un rapporto peculiare, molto stretto, con le caratteristiche dei singoli territori in cui si è insediata, generando qualcosa di assolutamente nuovo.
Il lavoro di Antufiev trasporta nel tempo e nello spazio figure simboliche che hanno da sempre accompagnato l'esistenza e l'immaginazione umana. Le sue ceramiche così come le fusioni, con trame e superfici ossidate e trattate con patine e bagni particolari, evocano antiche scoperte e ci appaiono come "dono" rinvenuto nel sottosuolo. La presenza di figure in trasformazione ben si sposa con il repertorio iconografico etrusco che viene splendidamente illustrato negli oggetti esposti nel Museo di Villa Giulia.
L'esito formale è intrigante, labirintico, assolutamente unico: le opere di Antufiev assumono identità ibride, capaci di generare assonanze tra mondi e culture differenti, ma inevitabilmente sono filtrate attraverso la cultura del Paese di provenienza dell'artista, la Siberia, e la tradizione popolare russa nel trattamento dei materiali.
Evgeny Antufiev (Kyzyl, Tuva, Russia, 1986) vive e lavora a Mosca.
Dopo gli studi all'Institute of Contemporary Art (ICA) di Mosca, nel 2009 e nel 2019 vince il Kandinsky Prize rispettivamente nella categoria The young artist e Project of the Year.
Nel 2021 parteciperà a Soft Water Hard Stone, la 5a edizione della Triennale del New Museum di New York, curata da Margot Norton, Allen e Lola Goldring (curatori al New Museum), Jamillah James (Senior Curator dell’ICA di Los Angeles).
Nel 2019 è invitato a partecipare alla 5a edizione della Biennale degli Urali e alla mostra collettiva Jeunes artistes en Europe – Les métamorphoses presso la Fondazione Cartier di Parigi. Del medesimo anno è il progetto speciale Dead Nations. Golden Age Version nella Chiesa di San Giuseppe alle Scalze a Napoli, a cura di Marina Dacci.
Nel 2018 partecipa a Manifesta 12, a Palermo, con When art became part of the landscape. Chapter I, un progetto per il Museo Salinas a cura di Marina Dacci e Giusi Diana. Dello stesso anno è la mostra personale, When art became part of the landscape: part 3, presso il Multimedia Art Museum di Mosca e la bi-personale al Konekov Museum di Mosca. Nel corso del 2017 espone al MHKA – Museum of Contemporary Art di Anversa, al MOSTYN in Galles e alla Garage Triennale of Contemporary Art al Garage Museum di Mosca.
Nel 2016 è invitato da Christian Jankowski a partecipare a Manifesta 11 con un progetto speciale e a settembre 2016 partecipa a Kabaret Kultura alla Whitechapel di Londra con una perfomance. Negli anni precedenti, tra le sue mostre personali: MMOMA di Mosca (2015) Multimedia Art Museum di Mosca (2014), Collezione Maramotti di Reggio Emilia (2013) e tra le collettive: New Museum, New York (2011) e il Palais de Tokyo, Parigi (2012).
I suoi lavori sono presenti nelle collezioni dei più importanti Musei ed Istituzioni internazionali: Credit Suisse Collection; International Kiasma Museum, Helsinki; TATE Modern, Londra; Collezione Maramotti, Reggio Emilia; MHKA – Museum of Contemporary Art, Anversa; Moscow Museum of Modern Art, Mosca; Multimedia Art Museum, Mosca.
ORARIO
martedì-domenica: 9:00-20:00
ultimo ingresso ore 19:00; chiusura sale espositive ore 19:30.
Chiuso: lunedì.
PROROGATA AL 3 OTTOBRE
È un lungo romanzo a capitoli il rapporto di Evgeny Antufiev con il patrimonio archeologico sedimentato nel nostro territorio e presente nei nostri musei. Una fascinazione che Antufiev subisce per la stratificazione segnica e simbolica, per l'eco profondo di antiche storie che continuano a parlarci nelle sale dei musei. Quale migliore sintonia per un artista che da sempre esplora l'idea dell'immortalità e della rigenerazione attraverso archetipi che hanno accompagnato l’esistenza e l’immaginazione umana in una storia senza fine?
In questo capitolo l'incontro è con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, importante custode dell’affascinante e per alcuni ancora misteriosa civiltà etrusca che ha saputo – così come il processo creativo di Antufiev – assorbire e metabolizzare contatti e relazioni con molteplici civiltà (da Oriente ad Occidente, dai Fenici ai Greci, ai Cartaginesi) e ha creato un rapporto peculiare, molto stretto, con le caratteristiche dei singoli territori in cui si è insediata, generando qualcosa di assolutamente nuovo.
Il lavoro di Antufiev trasporta nel tempo e nello spazio figure simboliche che hanno da sempre accompagnato l'esistenza e l'immaginazione umana. Le sue ceramiche così come le fusioni, con trame e superfici ossidate e trattate con patine e bagni particolari, evocano antiche scoperte e ci appaiono come "dono" rinvenuto nel sottosuolo. La presenza di figure in trasformazione ben si sposa con il repertorio iconografico etrusco che viene splendidamente illustrato negli oggetti esposti nel Museo di Villa Giulia.
L'esito formale è intrigante, labirintico, assolutamente unico: le opere di Antufiev assumono identità ibride, capaci di generare assonanze tra mondi e culture differenti, ma inevitabilmente sono filtrate attraverso la cultura del Paese di provenienza dell'artista, la Siberia, e la tradizione popolare russa nel trattamento dei materiali.
Evgeny Antufiev (Kyzyl, Tuva, Russia, 1986) vive e lavora a Mosca.
Dopo gli studi all'Institute of Contemporary Art (ICA) di Mosca, nel 2009 e nel 2019 vince il Kandinsky Prize rispettivamente nella categoria The young artist e Project of the Year.
Nel 2021 parteciperà a Soft Water Hard Stone, la 5a edizione della Triennale del New Museum di New York, curata da Margot Norton, Allen e Lola Goldring (curatori al New Museum), Jamillah James (Senior Curator dell’ICA di Los Angeles).
Nel 2019 è invitato a partecipare alla 5a edizione della Biennale degli Urali e alla mostra collettiva Jeunes artistes en Europe – Les métamorphoses presso la Fondazione Cartier di Parigi. Del medesimo anno è il progetto speciale Dead Nations. Golden Age Version nella Chiesa di San Giuseppe alle Scalze a Napoli, a cura di Marina Dacci.
Nel 2018 partecipa a Manifesta 12, a Palermo, con When art became part of the landscape. Chapter I, un progetto per il Museo Salinas a cura di Marina Dacci e Giusi Diana. Dello stesso anno è la mostra personale, When art became part of the landscape: part 3, presso il Multimedia Art Museum di Mosca e la bi-personale al Konekov Museum di Mosca. Nel corso del 2017 espone al MHKA – Museum of Contemporary Art di Anversa, al MOSTYN in Galles e alla Garage Triennale of Contemporary Art al Garage Museum di Mosca.
Nel 2016 è invitato da Christian Jankowski a partecipare a Manifesta 11 con un progetto speciale e a settembre 2016 partecipa a Kabaret Kultura alla Whitechapel di Londra con una perfomance. Negli anni precedenti, tra le sue mostre personali: MMOMA di Mosca (2015) Multimedia Art Museum di Mosca (2014), Collezione Maramotti di Reggio Emilia (2013) e tra le collettive: New Museum, New York (2011) e il Palais de Tokyo, Parigi (2012).
I suoi lavori sono presenti nelle collezioni dei più importanti Musei ed Istituzioni internazionali: Credit Suisse Collection; International Kiasma Museum, Helsinki; TATE Modern, Londra; Collezione Maramotti, Reggio Emilia; MHKA – Museum of Contemporary Art, Anversa; Moscow Museum of Modern Art, Mosca; Multimedia Art Museum, Mosca.
ORARIO
martedì-domenica: 9:00-20:00
ultimo ingresso ore 19:00; chiusura sale espositive ore 19:30.
Chiuso: lunedì.