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Chi ha ucciso mio padre

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Teatro India

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EVENTO TERMINATO
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Teatro India
Lungotevere Vittorio Gassman, 1

ORARI
ore 21.00
sabato e domenica ore 17.00 e 21.00

DURATA
1 ora e 30'

BIGLIETTI
Intero € 18
Ridotto € 12

GREEN PASS OBBLIGATORIO
Coloro che non fossero in possesso di certificazione verde Covid-19 non avranno il rimborso del biglietto.

 

Il ’68 i padri li voleva uccidere – così si diceva. Quarant’anni dopo, uno scrittore di 26 anni si mette in caccia degli assassini del padre e li scopre tra i dominanti ». Chi ha ucciso mio padre è il pamphlet autobiografico dell'enfant prodige della letteratura francese, Édouard Louis, da cui Deflorian/Tagliarini traggono questo lavoro, interpretato da Francesco Alberici: un racconto in forma epistolare che un figlio omosessuale scrive al padre, ex operaio morto prematuramente, ossessionato dalla consapevolezza di essere un emarginato, proprio come le persone che più odia e a cui più teme di rassomigliare: gli arabi, le donne, gli effeminati. Dov’è la radice di questa violenza che sembra rovesciarsi incessantemente dai padri ai figli, dimenticati dalle politiche sociali e rifiutati dalla cultura dominante? Nell’interstizio tra individuo e società, Chi ha ucciso mio padre è una presa di parola che si fa voce collettiva, che ci permette di leggere tutta l’ambivalenza del razzismo e dell’ingiustizia sociale, che altro non sono che «l’esposizione di certe popolazioni a una morte prematura».

«Édouard Louis diventa per noi il logico passaggio verso una drammaturgia performativa che guarda sempre di più alla letteratura: (...) per la prima volta abbiamo scelto di affidarci al testo di un altro con cui condividiamo alcune affinità fondamentali. A cominciare, ovviamente, dalla relazione tra vita e finzione (...), tra esperienza singolare ed esperienza collettiva. Scegliendo Francesco Alberici come interprete abbiamo cercato la massima distanza possibile dal mimetismo con la voce che in Chi ha ucciso mio padre parla in prima persona. Non è nella somiglianza che cerchiamo un piano di verità tra questa storia e il pubblico, ma nella possibilità di raccontare la storia di tutti noi attraverso una storia di uno solo.»

 

 

assistenza alla regia Chiara Boitani

collaborazione artistica Andrea Pizzalis

luci Giulia Pastore

suono Emanuele Pontecorvo

costumi Metella Raboni

cura e promozione Giulia Galzigni / Parallèle

amministrazione Grazia Sgueglia

 

foto di Andrea Pizzalis

una produzione A.D., Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Fondazione, TPE-Teatro Piemonte Europa / Festival delle Colline Torinesi, FOG Triennale Milano Performing Arts

con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea

Qui a tué mon pére Copyright ©2018, Edouard Louis All rights reverved Edouard Louis

Chi ha ucciso mio padre, traduzione di Annalisa Romani, © 2019 Giunti Editore S.p.A./Bompiani

Direct Ferries
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ORARI
ore 21.00
sabato e domenica ore 17.00 e 21.00

DURATA
1 ora e 30'

BIGLIETTI
Intero € 18
Ridotto € 12

GREEN PASS OBBLIGATORIO
Coloro che non fossero in possesso di certificazione verde Covid-19 non avranno il rimborso del biglietto.

 

Il ’68 i padri li voleva uccidere – così si diceva. Quarant’anni dopo, uno scrittore di 26 anni si mette in caccia degli assassini del padre e li scopre tra i dominanti ». Chi ha ucciso mio padre è il pamphlet autobiografico dell'enfant prodige della letteratura francese, Édouard Louis, da cui Deflorian/Tagliarini traggono questo lavoro, interpretato da Francesco Alberici: un racconto in forma epistolare che un figlio omosessuale scrive al padre, ex operaio morto prematuramente, ossessionato dalla consapevolezza di essere un emarginato, proprio come le persone che più odia e a cui più teme di rassomigliare: gli arabi, le donne, gli effeminati. Dov’è la radice di questa violenza che sembra rovesciarsi incessantemente dai padri ai figli, dimenticati dalle politiche sociali e rifiutati dalla cultura dominante? Nell’interstizio tra individuo e società, Chi ha ucciso mio padre è una presa di parola che si fa voce collettiva, che ci permette di leggere tutta l’ambivalenza del razzismo e dell’ingiustizia sociale, che altro non sono che «l’esposizione di certe popolazioni a una morte prematura».

«Édouard Louis diventa per noi il logico passaggio verso una drammaturgia performativa che guarda sempre di più alla letteratura: (...) per la prima volta abbiamo scelto di affidarci al testo di un altro con cui condividiamo alcune affinità fondamentali. A cominciare, ovviamente, dalla relazione tra vita e finzione (...), tra esperienza singolare ed esperienza collettiva. Scegliendo Francesco Alberici come interprete abbiamo cercato la massima distanza possibile dal mimetismo con la voce che in Chi ha ucciso mio padre parla in prima persona. Non è nella somiglianza che cerchiamo un piano di verità tra questa storia e il pubblico, ma nella possibilità di raccontare la storia di tutti noi attraverso una storia di uno solo.»

 

 

assistenza alla regia Chiara Boitani

collaborazione artistica Andrea Pizzalis

luci Giulia Pastore

suono Emanuele Pontecorvo

costumi Metella Raboni

cura e promozione Giulia Galzigni / Parallèle

amministrazione Grazia Sgueglia

 

foto di Andrea Pizzalis

una produzione A.D., Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Fondazione, TPE-Teatro Piemonte Europa / Festival delle Colline Torinesi, FOG Triennale Milano Performing Arts

con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea

Qui a tué mon pére Copyright ©2018, Edouard Louis All rights reverved Edouard Louis

Chi ha ucciso mio padre, traduzione di Annalisa Romani, © 2019 Giunti Editore S.p.A./Bompiani


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