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Parco delle Cascine

Le Cascine

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Parco delle Cascine

Il Parco delle Cascine, detto anche più comunemente Le Cascine, è il più grande parco pubblico di Firenze (160 ettari); ha la forma di una striscia pianeggiante di terreno lunga quasi 3,5 chilometri e larga non più di 640 metri, che costeggia la riva destra dell'Arno, dal centro storico, fino alla confluenza del fiume con il torrente Mugnone.

STORIA

La costruzione del parco delle Cascine ebbe inizio nel 1563 come tenuta agricola di proprietà di Cosimo I de' Medici. In pratica era una tenuta di caccia e un'azienda agricola dedita all'allevamento di bovini ed alla produzione di formaggio per la famiglia dei Medici. Da qui appunto il nome di Cascine, derivante dall'antico "cascio" ("cacio"), inteso come luogo in cui si tengono e dove si mungono le vacche per ricavarne burro e formaggio.

Fin dall'inizio il parco fu oggetto di particolari cure nella manutenzione del terreno e nei tipi di piantagioni e di colture e vennero anche inserite al suo interno rare specie di piante da frutto che rientravano negli interessi dei Medici per le sperimentazioni.

Con il passaggio del Granducato di Toscana dai Medici alla famiglia Lorena, il parco assunse sempre più la funzione attuale di luogo di svago che veniva anche aperto al pubblico in occasione di particolari ricorrenze.

Alla fine del Settecento per opera di Giuseppe Manetti, il parco venne arricchito di importanti costruzioni come la Palazzina Reale, attuale sede della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Firenze, l'abbeveratoio del Quercione, detto Fontana delle boccacce, la piramide con funzione di deposito del ghiaccio. Nella parte ovest del Parco c'è un anfiteatro mentre sul lato più a est, verso la piazza Vittorio Veneto, si trovano anche gli impianti nautici delle Pavoniere. Le due pavoniere appunto, dette in origine fagianiere, sono due costruzioni a forma di tempietti neoclassici, che costituivano in origine due gabbie per uccelli ad arredo del parco. Fra le numerose fontane la più famosa è quella del Narciso. Come si legge anche nell'iscrizione appostavi, il poeta inglese Percy Bysshe Shelley si ispirò qui per scrivere l'Ode al vento dell'Ovest. Nella zona delle Mulina inoltre si riuniva la Compagnia di Sant'Antonio dei Mugnai.

Giuseppe Manetti ebbe anche il compito di organizzare feste e ricevimenti all'interno del parco e di assoluto rilievo furono i festeggiamenti per l'insediamento di Ferdinando III, che si celebrarono dal 2 al 5 luglio 1791.

Il Granduca Pietro Leopoldo vi fece costruire una tenuta agricola modello con al centro la Palazzina Reale, oggi sede della Facoltà di Agraria.

Il parco, divenuto pubblico agli inizi dell'Ottocento con Elisa Baciocchi, che fece apportare notevoli interventi di manutenzione da Giuseppe Cacialli, fu acquisito dal comune di Firenze nel 1869, che ne affidò il restauro all'architetto Felice Francolini.

 

Fonte: Wikipedia

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