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Cattedrale di San Lorenzo

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Cattedrale di San Lorenzo


Cattedrale di San Lorenzo
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La cattedrale di San Lorenzo è il più importante luogo di culto cattolico della città di Genova, cattedrale metropolitana dell'omonima arcidiocesi.

È stata consacrata al santo il 10 ottobre del 1118 da papa Gelasio II quando ne esistevano solo l'altare e una zona circostante, riservata alla preghiera, ma nessuna struttura in elevato. Nel corso del XII secolo fu costruita, ma ancora nel terzo quarto del secolo restava incompiuta e priva di una facciata vera e propria.

ESTERNO

La facciata presenta i portali gotici, per i quali furono chiamate maestranze francesi nel terzo decennio del XIII secolo, e sopra il paramento a fasce bianche e nere, che nel Medioevo era simbolo di nobiltà, tipico dell'uso locale genovese.

Il progetto iniziale doveva avere due torri campanarie. La torre di sinistra non venne terminata, ne fu realizzato solo il tronco più basso, al quale venne sovrapposta una loggia nel 1477 eretta da Giovanni da Gandria. Pietro Carlone da Osteno lavorò alla torre di destra, che risulta essere l'unico campanile vero e proprio, ultimato nel 1522. Alto 60 metri, il campanile risulta essere una delle torri campanarie più alte della Liguria e ospita un concerto di sette campane di diverse epoche e fusioni, con nota base do3.

I suoi tre portali gotici sono del primo quarto del XIII secolo e si staccano stilisticamente dal contesto architettonico-scultoreo della cattedrale. Insieme all'endonartece compreso nello spessore delle torri campanarie sono l'unico vestigio di un progetto di trasformazione di San Lorenzo in una cattedrale gotica completamente voltata, iniziato dopo il 1217, poi interrotto (come testimoniano i pilastri laterali, con le volte interrotte) e mai condotto a termine. Gli apparati decorativi esibiti lasciano intravedere analogie importanti con l'architettura francese, ed in particolare con i portali laterali delle opere occidentali di Rouen (coevi) e di Chartres (precedenti), lasciando dedurre l'origine francese delle maestranze impiegate a tale scopo.

I bassorilievi e altorilievi del portale centrale raffigurano, nella lunetta, il Cristo Giudice circondato dai simboli dei quattro Evangelisti, e, nel sottostante architrave, il Martirio di San Lorenzo; negli stipiti, a destra l'Albero di Jesse, vale a dire la genealogia di Cristo in linea femminile (da Jesse, padre di David, fino a Maria); a sinistra le Storie dell'Infanzia di Cristo, dall'Annunciazione alla Fuga in Egitto. Nella mensola di destra è raffigurato Giacobbe che benedice i nipoti Efraim e Manasse; in quella di sinistra gli Apostoli Pietro e Paolo nutriti da una donna coronata, col seno nudo, allegoria della Chiesa che nutre i Cristiani. Ai lati della scalinata davanti alla facciata ci sono due leoni stilofori realizzati dalla bottega di Benedetto Antelami nei primi anni del XIII secolo, così come le due bellissime scene a rilievo di lotta tra animali nel circo (venationes) che spiccano ai lati dell'arcata centrale, ispirate direttamente a modelli di sarcofagi classici. Sul dorso del leone stiloforo destro è imposta una statua-colonna (detta 'l'Arrotino' ma raffigurante forse un San Giovanni Evangelista), scolpita anch'essa dagli artefici francesi, che è in realtà un orologio solare, come testimonia la meridiana (un disco con lo gnomone metallico) che essa tiene fra le mani.

Altri due portali, precedenti la facciata, di epoca romanica si trovano nelle due fiancate, rispettivamente il Portale di San Giovanni nel lato Nord, sulla omonima piazzetta (dopo il 1118-prima del 1142)), e il Portale di San Gottardo, sulla via San Lorenzo, pressoché coevo alla realizzazione (1155) della Porta Soprana.

I due leoni che fiancheggiano la scalinata risalgono all'Ottocento (1840) e sono opera dello scultore Carlo Rubatto.

INTERNO

L'interno del duomo è a pianta basilicale con endonartece, transetto e coro triabsidato. Il piedicroce è diviso in tre navate da colonne marmoree trecentesche sormontate da finti matronei. Si distingue chiaramente la parte gotica, in basso, con le colonne e le arcate a strisce bianche e nere, e la precedente serie di arcate a tutto sesto romaniche in pietra grigia ad esse sovrapposta, appartenente alla costruzione romanica (XI-XII secolo). Infatti questa sostituzione avvenne a seguito di una devastazione e incendio avvenuti durante le lotte tra le fazioni. Per sostituirle lasciando intatta la parte superiore si crearono adeguate strutture di carpenteria in legno, la realizzazione delle quali era agevolata anche dalla grande esperienza in materia che veniva dalla cantieristica navale consona alle attività portuali. Si poté così cambiare le colonne inferiori lasciando intatte le arcate romaniche del soprastante matroneo.

Sopra la porta mediana ci sono due affreschi realizzati tra la fine del XIII secolo e l'inizio del XIV che raffigurano il Giudizio universale e la Glorificazione della Vergine. Sono in stile bizantino e si richiamano agli stili di Costantinopoli di quel periodo; per il primo affresco è stato fatto il nome di Marco il Greco, pittore documentato in città nei primi anni del XIV secolo..

Le coperture a volta a botte vennero aggiunte nel XVI secolo dall'architetto perugino Galeazzo Alessi, sostituendo il tetto retto da capriate lignee.

Fonte: Wikipedia

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