Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa
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Via Carlo Jussi, 171 - 40068 FarnetoCome arrivareScopri il percorso migliore
Il parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa è un'area naturale protetta che si sviluppa sulle prime pendici della collina bolognese. Il parco si sviluppa intorno ad importanti affioramenti gessosi che hanno dato vita ad un complesso carsico di notevole interesse. Il parco abbraccia inoltre i calanchi dell'Abbadessa, una formazione che imprime al paesaggio un aspetto di severa bellezza.
Il territorio del parco si trova ad altitudini comprese fra 70 e 400 m s.l.m..
Il torrente Savena segna per un lungo tratto il confine occidentale dell'area protetta, che ad oriente si spinge sino al torrente Quaderna; nella sua parte centrale è sita la confluenza tra Zena e Idice.
La parte più occidentale racchiude vasti affioramenti gessosi con caratteristiche morfologie carsiche, mentre nel settore più orientale, i suggestivi calanchi del passo dell'Abbadessa interrompono con crinali drammatici le dolci pendici collinari. Per quanto profondamente intaccati in vari punti dalle passate attività estrattive, i gessi bolognesi rappresentano una delle principali emergenze naturali della regione e nascondono aree di particolare bellezza, la cui parziale conservazione è dovuta soprattutto alle forme accidentate, che non ne hanno mai consentito il pieno sfruttamento. Su queste colline, interessate da importanti collegamenti transappenninici fin dall'antichità, s'è sviluppata una viabilità di fondovalle e di crinale che, per le caratteristiche del territorio, ha favorito solamente l'insediarsi di piccoli nuclei abitati sparsi.
Doline, calanchi, altopiani, valli cieche e rupi rocciose modellano in maniera suggestiva il territorio lungo una fascia che, sviluppandosi in modo discontinuo trasversalmente alle valli, culmina verso oriente nell'imponente Vena del Gesso Romagnola (anch'essa parte del sistema delle aree protette regionali).
Per raggiungere il cuore del parco si attraversa un paesaggio dolcemente ondulato, movimentato dalla continua alternanza di aree coltivate e boscose che riflette la secolare presenza dell'uomo. Campi di frumento, erba medica ed altre colture occupano i pendii meno ripidi, disegnando forme irregolari e sinuose contrastanti con gli appezzamenti geometrici della vicina pianura; ai seminativi s'affiancano frutteti e vigneti un tempo rinomati. Tra le sparse case coloniche spiccano ville signorili e palazzi, spesso molto antichi e di pregevole architettura, protetti dalle chiome di pini domestici e di slanciati cipressi che, a volte, accompagnano anche le strade. Ma sono soprattutto le grandi querce, le siepi di prugnolo e biancospino e i primi lembi di bosco ad introdurre un paesaggio naturale che si sposa armoniosamente con quello agrario.
FAUNA
Nonostante l'estrema vicinanza all'area urbana bolognese, grazie al suo microclima ed ai differenti habitat, il parco ospita numerose specie:
Mammiferi
- il mustiolo, un piccolissimo toporagno
- lo scoiattolo comune
- il capriolo, che sta gradualmente riprendendo possesso dell'ambiente collinare e appenninico
- il lupo (alcuni esemplari documentati dal bollettino dell'ente parco)
- il cinghiale (nei confronti del quale le stesse autorità esercitano un'operazione di controllo della popolazione)
- la volpe
- la donnola
- il tasso
- la lepre
Uccelli
- lo scricciolo, che predilige le zone boscose più umide e fresche
- l'occhiocotto, che frequenta zone calde e aride
- picchio verde, rampichino, picchio muratore, picchio rosso maggiore, cince
- l'assiolo, un piccolo e raro rapace notturno
- la poiana
- il martin pescatore
- numerosi esemplari di sterpazzola, tortora, succiacapre, averla piccola, strillozzo, usignolo, capinera, coturnice, quaglia, cinciallegra, merlo, gazza, ghiandaia, corvo imperiale, allodola e qualche rara upupa
- il fagiano
Rettili
- il ramarro
- la lucertola campestre e la lucertola muraiola
- il biacco
Anfibi
- la raganella
- il tritone crestato ed il tritone punteggiato
- il raro ululone dal ventre giallo (una rana in pericolo di estinzione)
Artropodi
- la Empusa pennata, una mantide mimetica
- la Oedipoda germanica, una cavalletta
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